Dal film “Il dramma della gelosia” di Ettore Scola (1970)
Un assaggio dei bellissimi dialoghi, comici e struggenti allo stesso tempo, scritti da Age, Scarpelli e Scola.
Al telefono
Adelaide: Pronto, chi è?
Oreste: So’ io. T’ho telefonato per dirti che t’amo come un pazzo!
Adelaide: Ma come, a quest’ora?
Oreste: Io t’amo a tutte le ore! Dimmi che mi ami pure tu, al di sopra di ogni cosa, unica al mondo, come io amo te, Adelaide, dimmelo.
Adelaide: Sì.
Oreste: Sei sintetica.
Dallo psicologo
Adelaide: Dottore…
Medico: Parli, parli…
Adelaide: Sì, le stavo dicendo… ma, di che natura è il mio male? Ho avuto un trauma, sono sotto shock, è un disturbo neurovegetativo o è perché sono mignotta?
Medico: Lasci stare i termini scientifici.
A un comizio del PCI
Oreste: Bertocchi, te posso di’ ‘na cosa?
Bertocchi: Adesso?
Oreste: Eh sì… Una sofferenza d’amore, può in qualche modo essere collegata alla lotta di classe?
Bertocchi: Ma che stai a dì’?
Oreste: Io cerco di dare a una mia questione personale… è vero… un ambito più allargato, marxista. Pe’ nun sentimme solo. È al segretario della mia sezione che parlo. Io so’ solo, Berto’. Pure in mezzo a tutti ‘sti compagni, me sento solo. E nun è giusto!
Al mercato (mentre muore Adelaide)
Oreste: Ma come? A lui te perdono, e a me te possino ammazzatte?
Adelaide: A te… ti amo di più.